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Robot Mako, top nella chirurgia ortopedica

Lo afferma la Società europea di traumatologia e ortopedia, alla luce dei risultati raggiunti negli interventi di protesi

Il robot Mako, presente all’ospedale San Luca di Lucca è il top di gamma nel campo della chirurgia ortopedica. Lo attesta la Società Europea di Ortopedia e Traumatologia, alla luce dei risultati raggiunti negli interventi di protesi monocompartimentale di ginocchio e gli esiti a 5 anni.

 “Prima dell’uso del robot – sostengono Mario Manca, coordinatore dell’attività chirurgica ortopedica robotica del robot Mako e Franco Carnesecchi, direttore dell’area dell’ortopedia e traumatologia - la poca durata e quindi la necessità di una precoce revisione costituiva il limite più importante degli interventi di protesi monocompartimentale del ginocchio. Oggi grazie alla tecnologia d’avanguardia presente nell’Asl Toscana nord ovest possiamo tranquillamente affermare che siamo in linea con la chirurgia ortopedica europea e mondiale. La conferma ci viene anche da oltreoceano – continua Manca – perché, oltre alla certificazione Efort ricordo che all'Hospital for Special Surgery di New York, "mecca " della chirurgia protesica, universalmente riconosciuta nel mondo, guidata da Prof Thomas Peter Sculco, la protesi monocompartimentale di ginocchio viene effettuata sempre con tecnica Robotica Mako”.

“Il paziente ideale per essere trattato con Mako – afferma Manca - è chi si trova in una finestra clinica in cui l'usura di una parte del ginocchio è troppo avanzata per un intervento correttivo, ma ha ancora l'altra parte del ginocchio buona. Sostituendo solo la parte consumata si ottengono ottimi risultati a breve termine e duraturi nel tempo anche su persone anziane”.