Attualità

In questura nasce la stanza tutta per lei

Sono stati inaugurati oggi i locali in cui verranno ascoltate le donne vittime di violenza di genere in un ambiente protetto e accogliente

Il taglio del nastro

Picchiate, maltrattate, perseguitate dagli ex: tutta per loro, per le donne vittime di violenza di genere, è la stanza inaugurata oggi nella questura di Lucca dal questore Alessandra Faranda Cordella e dalla presidentessa del Club lucchese del Soroptimist International Francesca Molteni, alla presenza di alcune socie e delle autorità della provincia di Lucca. 

Si chiama Una stanza tutta per sé, come richiamo al saggio di Virginia Woolf sulla libertà delle donne attraverso l’educazione scolastica e l’attività lavorativa, ed è un ambiente accogliente dedicato alle audizioni delle vittime di violenza di genere che denunciano atti persecutori, maltrattamenti, stalking e ogni altro atto violento.

"Si tratta di un ambiente protetto e dedicato - spiega la questura - che mira a creare un approccio meno traumatico con gli investigatori e a trasmettere una sensazione di accoglienza della persona e attenzione per le sofferenze subite. Un progetto importante patrocinato dal Soroptimist International, che dal 2015 ha aperto in Italia 130 stanze, nelle questure e nelle caserme, per l’ascolto di donne che hanno subito violenza".

Da stamani nel circuito c'è anche Lucca, il cui questore Faranda Cordella è anch'essa soroptimista. La stanza è al secondo piano, dove ha sede la divisione di polizia Anticrimine. “La stanza – sottolinea Francesca Molteni – l’abbiamo arredata e ridipinta perché possa essere un ambiente accogliente e poco formale, dove la donna possa sentirsi a suo agio. Un angolo è stato inoltre pensato per accogliere il bambino quando la donna si presenta col figlio. Lo scopo del progetto è sostenere la donna nel delicato e incisivo momento della denuncia di violenze e abusi e nel percorso verso il rispetto e la dignità della sua persona”. 

Il questore sottolinea il grande impegno della polizia nella lotta alla violenza di genere, con la campagna permanente Questo non è amore. La stanza rappresenta un ulteriore tassello per la costruzione di un circuito virtuoso di fiducia tra la polizia, le vittime e gli altri enti coinvolti nella fase di tutela delle donne e dei loro figli, sia pubblici che privati e afferenti ai circuiti di volontariato.