Attualità

A pulire il mondo si comincia alle elementari

Mattinata di lavoro per l'ambiente con 130 alunni di primarie e medie impegnati in veste con guanti e sacchetti lungo le sponde del Serchio

Puliamo il Mondo a Lucca

A pulire il mondo si comincia alle elementari. Mattinata di lavoro per l'ambiente, oggi, con 130 alunni provenienti dalle primarie Giusti, Collodi e di Nave e dalla scuola media Carducci, accompagnati dai loro insegnanti, si sono ritrovati questa mattina sulla terrazza Petroni e armati di guanti e sacchetti hanno pulito alcuni tratti delle sponde del fiume Serchio, sporcati dall'inciviltà di chi ancora continua ad abbandonare i rifiuti anziché conferirli correttamente.

L'occasione è Puliamo il mondo, la più grande iniziativa di volontariato ambientale organizzata in Italia da Legambiente, che dopo lo stop imposto dalla pandemia è così potuta tornare in attività. Da una parte, appunto, la pulizia dai rifiuti: stamani i bambini e i ragazzi, aiutati dai volontari presenti, ne hanno raccolti riempendo decine di sacchi neri che sono stati ritirati da Sistema Ambiente. 

Dall'altra l'aspetto più propriamente educativo: impegnandosi sul campo i giovani e giovanissimi studenti hanno potuto infatti acquisire conoscenze riguardanti la problematica legata al degrado ambientale e alla modalità di recupero e riciclaggio dei rifiuti.

Alla manifestazione, che ogni anno viene organizzata dal Comune di Lucca, hanno preso parte anche l'assessora alle politiche ambientali Valentina Simi, Mario Lazzeri di Legambiente, Caterina Susini di Sistema Ambiente.

“Siamo molto felici di essere qui con voi – ha detto Simi salutando i piccoli studenti – perché mentre con la PreCop26 ci si prepara alla conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici, affrontando temi e concetti molto difficili legati alla sostenibilità ambientale, qui, stamani, mettiamo in atto buone pratiche e questo significa dare colore e contenuto concreto a questi concetti. I bambini sono certamente il futuro, ma sono anche il presente: assumere consapevolezza e riportarla nelle proprie case, fra parenti e amici, questo costituisce un formidabile moltiplicatore di buone pratiche”.