Attualità

Troppo rumore a Pontetetto, cittadini in rivolta

Dal comitato chiedono interventi e soprattutto quelli annunciati e in ritardo. Intanto il frastuono del traffico li stringe nella sua morsa

Il frastuono del traffico li tiene stretti in una morsa che li sfibra e li ammala, così tra loro - i cittadini della zona di Pontetetto riuniti in comitato - monta la rivolta. Proprio così: "A tre anni dalla certificazione Arpat del grave superamento dei limiti di legge per l’inquinamento acustico e ad oltre un anno dalla presentazione di un esposto alla procura della Repubblica di Lucca per i mancati interventi mirati a riportare i valori del rumore da traffico sul viale San Concordio nei limiti consentiti, come Comitato Viabilità e Ambiente di Pontetetto stiamo riscontrando una certa indifferenza al problema da parte dell’amministrazione comunale", protestano in una nota.

Dal comitato chiedono interventi, e soprattutto quelli annunciati e poi via via slittati accumulando un ritardo che per loro, esposti al rumore, diventa ogni giorno più inaccettabile. Nella zona è stata istituita una zona 30, ovvero con limite di velocità a 30 chilometri orari con divieto di transito ai mezzi pesanti sul tratto del viale che attraversa Pontetetto. E' stato inoltre collocato un box per autovelox.

No, loro chiedono di più ovvero il mantenimento di quanto promesso tra semafori, asfalto fonoassorbente, autovelox e cartellonistica luminosa, controlli e redazione del Piano di Risanamento Acustico. I tempi per questi interventi, affermano in una nota, "non andavano oltre la fine dello scorso anno. Ad oggi cosa è stato fatto?", domandano dando atto della zona 30 e dell'autovelox.

"L’applicazione dell’asfalto fonoassorbente previsto per Ottobre 2021 ha subito già due rinvii e il Piano di Risanamento Acustico, previsto per legge entro 6 mesi dai rilevamenti eseguiti (comunicati dall’Arpat a Marzo 2019), dopo 3 anni non sembra ancora pronto". Nella generale rumorosità di zona, i cittadini notano "il silenzio assordante del Comune". E adesso chiedono rimedio.