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"Paolo Rossi immortale nei cuori di tutti"

La politica lucchese piange la scomparsa del campione che ha fatto sognare come bomber nel 'Mundial' del 1982 e pilastro della storia del calcio

Dall'assessore regionale Stefano Baccelli all'assessore all'ambiente del Comune di Lucca Francesco Raspini, i politici lucchesi piangono la scomparsa di Paolo Rossi, campione che ha fatto sognare intere generazioni dopo l'impresa da bomber allo storico Mundial del 1982.

"Campioni del mondo! La gioia popolare che deriva dalla vittoria di un mondiale di calcio è difficilmente descrivibile a chi non l’ha vissuta di persona. E' un'emozione talmente potente da incidere per sempre la memoria collettiva di una generazione", scrive Raspini sul suo profilo Facebook. 

"Come tutti i grandi dello sport - afferma - è come se oggi non fosse morto davvero e a partire da quell’estate fosse diventato immortale. Perché i ricordi che ha lasciato in ognuno di coloro che hanno sofferto e gioito per quella fantastica nazionale sono senz’altro incancellabili".

Articolato anche il ricordo di Baccelli: "Avevamo giocato straordinariamente bene anche in Argentina, quattro anni prima", considera. "Ma il 1982... la nazionale italiana schernita, dileggiata da testate giornalistiche e televisive per le modeste prestazioni espresse nelle qualificazioni. Le prime partite incolori e poi..." 

E poi Paolo Rossi: "Pablito", rammenta l'assessore regionale. "Quel piccoletto con una rapidità di scatto nel breve, di micidiale intuizione, con un senso della posizione. Tutti ricordiamo l’urlo smodato di Tardelli in occasione della finale, un grido collettivo che divenne patrimonio comune. Ma ognuno di noi ricorda ancora il proprio, personalissimo urlo, che ripetè a squarciagola tre volte, tre, in occasione dei gol di Paolo Rossi in quell’epica partita contro il Brasile, il 5 luglio 1982". E conclude: "Ancora sento il raschiore in gola. E torno ragazzo, a quei momenti, ed a quel Pablito che mi fece letteralmente impazzire di gioia".