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"Mi vaccinerò appena sarà il mio turno"

Il sindaco Tambellini lancia un appello a nutrire fiducia nella scienza e esorta a sottoporsi alle somministrazioni come dovere morale

“Vaccinarsi è un dovere morale. Per quanto mi riguarda mi vaccinerò non appena sarò chiamato per questo, non appena sarà il mio turno”: lo dice il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, che affida a un messaggio la sua posizione sulla campagna vaccinale contro il Covid-19. 

“Resto francamente sorpreso quando le perplessità sull’uso dei vaccini arrivano dall’ambito medico che si basa, in ogni suo atto, su ciò che la ricerca ha elaborato. Ci sono molte ragioni per avere fiducia nella straordinaria conquista della scienza biomedica rappresentata dalla messa a punto di vaccini anti-Covid-19 - afferma - che una comunità scientifica fatta di migliaia di ricercatoti ci garantisce essere efficaci e sicuri, e realizzati in tempi molto rapidi". 

Ad avviso del sindaco di Lucca "non deve intimorire o suscitare perplessità la velocità con cui si è raggiunto questo traguardo, perché l’avanzamento delle conoscenze nello specifico settore e le nuove piattaforme produttive farmaceutiche hanno fornito i presupposti per realizzare un trattamento preventivo che, tutti noi auspichiamo, possa segnare l’inizio della fine di questo drammatico periodo". 

“A fronte dell’attacco dei virus - continuano il sindaco e la consigliera con delega alla sanità, Cristina Petretti - i vaccini restano ancora una barriera di difesa irrinunciabile". E infine: “La nostra esortazione a vaccinarsi, e farlo con fiducia, è quindi basata sulla profonda consapevolezza del valore insostituibile e della solidità del metodo scientifico su cui si fonda tutta la ricerca biomedica accreditata. Sarebbe importante che in tutti noi maturasse, in un ideale sodalizio fra scienza, cultura e società, almeno un basilare atteggiamento scientifico, che consiste nella disponibilità a cambiare le nostre idee, le nostre teorie, alla luce di nuove prove”.