Cronaca

Mafia, più poteri per sequestrare i patrimoni

Questura e Finanza hanno siglato un protocollo che attribuisce il potere di applicare misure patrimoniali nei confronti degli indiziati di gravi reati

Siglato un protocollo di cooperazione investigativa tra il questore di Lucca Dario Sallustio e il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Marco Querqui al fine di strutturare una forma di collaborazione operativa finalizzata alla predisposizione di misure di prevenzione patrimoniali. 

La cornice normativa di riferimento è il decreto legislativo 6 settembre 2011, n. 159, recante "Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione, nonché nuove disposizioni in materia di documentazione antimafia, a norma degli articoli 1 e 2 della legge 13 agosto 2010, n. 136", che, all'articolo 17, attribuisce al Questore il potere di proporre l'applicazione delle misure di prevenzione patrimoniali nei confronti dei soggetti indicati nell’art. 16 ad esempio, coloro che sono indiziati di appartenere ad associazioni mafiose, ovvero indiziati di altri gravi reati, come l’associazione finalizzata al traffico di sostanze stupefacenti o alla contraffazione, alterazione o uso di marchi o segni distintivi. 

Per fare ciò, ai sensi dell’art. 19 del predetto decreto, il Questore può, tra l'altro, procedere anche a mezzo della Guardia di Finanza a indagini sul tenore di vita, sulle disponibilità finanziarie e sul patrimonio di tali soggetti, nonché ad indagini sull'attività economica facente capo agli stessi soggetti allo scopo anche di individuare le fonti di reddito. 

L’accordo, pertanto, è volto a rafforzare tale forma di cooperazione, con la costituzione, in sede locale, di un comune gruppo di lavoro tra personale della sezione specializzata Misure di prevenzione patrimoniali della Divisione della Polizia Anticrimine della Questura e militari qualificati della Guardia di Finanza. In particolare, lo scopo, ove non ostino indagini, ovvero procedimenti di prevenzione instaurati ai sensi dell'art. 81 del d.lgs. 159/2011, è quello di condividere, su richiesta del Questore, nell'ambito delle istruttorie dei procedimenti di prevenzione che saranno eventualmente avviati, anche le informazioni antiriciclaggio, arricchite dell'esito della relativa analisi investigativa.