Attualità

"L'Imt è un punto di riferimento internazionale"

La vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni ha visitato questa mattina la Scuola IMT Alti Studi Lucca."Una realtà che cresce ogni anno"

Monica Barni, che nella giunta regionale ha la delega a cultura, università e ricerca, ha raccolto con piacere l’invito rivoltole dal Direttore di IMT, Pietro Pietrini, e ha colto l’occasione per approfondire la conoscenza della Scuola e visitare il campus residenziale di San Francesco e la biblioteca in San Ponziano.

"Sono venuta a conoscere da vicino una realtà che sta crescendo velocemente e che sta diventando un punto di riferimento sempre più importante a livello nazionale e internazionale – ha commentato Barni – La Scuola fa onore al sistema universitario toscano e italiano e, insieme alle altre istituzioni di formazione presenti nella nostra regione, aiuta a fare massa critica, ad avere un peso importante rispetto alle decisioni che riguardano l’università e la ricerca prese a livello governativo. Mi ha colpito molto l’impronta interdisciplinare in cui si articola il programma di dottorato – ha proseguito soffermandosi sulle caratteristiche peculiari di IMT –, una caratteristica che dovrebbe essere esaltata in tutte le istituzioni universitarie toscane. Mi ha impressionato anche l’impegno della Scuola a creare una rete di collaborazione regionale e nazionale, ad attivare quel dialogo tra università e Scuole di Eccellenza che è fondamentale per affrontare uniti le sfide future".

Ad accoglierla, oltre al professor Pietrini, Barni ha trovato il presidente della Fondazione Lucchese per l’Alta Formazione e la Ricerca Arturo Lattanzi, che ha ribadito l’impegno della Fondazione a sostenere lo sviluppo di IMT. Insieme a loro, Irene Crimaldi, professoressa di Statistica e delegata per il coordinamento delle attività di dottorato e dei programmi di mobilità internazionale per gli studenti; il professor Marco Paggi, delegato alla ricerca della Scuola; Massimo Riccaboni, professore di economia e responsabile del curriculum in Economia, management e data science; Marco Tribastone, a capo del curriculum in Informatica e ingegneria dei sistemi; Guido Caldarelli, che ha illustrato le caratteristiche del gruppo di ricerca Networks; Emanuele Pellegrini, responsabile del curriculum in Analisi e gestione dei beni culturali e, infine, il professor Emiliano Ricciardi, del curriculum in neuroscienze.