Attualità

Lucca in lutto per le vittime dell'epidemia

Commemorazione in tutta Italia delle vittime del Covid-19. Un anno fa le colonne dei camion dell'esercito che portavano via le bare a Bergamo

Il 18 Marzo 2020 è il giorno in cui i camion dell'esercito arrivarono a Bergamo per portare via le bare dei morti . Proprio in ricordo dei morti a causa del Covid oggi in Italia si commemora la "Giornata nazionale in memoria delle vittime dell’epidemia" e anche tutta la Toscana partecipa al lutto nazionale. La Giornata Nazionale in memoria della vittime da Covid è stata istituita dal Senato.

Il sindaco Alessandro Tambellini, alle ore 11, ha osservato un minuto di silenzio davanti alle bandiere a mezz'asta di Palazzo Orsetti, sede della Giunta comunale lucchese, in occasione della Giornata nazionale in memoria delle vittime della pandemia da Covid 19.

“Un anno fa ero ricoverato in ospedale con la maschera per l'ossigeno dopo aver manifestato i primi gravi sintomi – afferma il sindaco Tambellini – Sono stati giorni tremendi in cui con la velocità di un'ondata l'Italia intera è stata travolta dell'incertezza e dalla paura per una malattia il cui contagio sembrava inarrestabile e perfino inspiegabile. Ma sono stati anche giorni in cui la nostra comunità si è ritrovata unita nell'affrontare il pericolo comune. La scienza ci ha fornito in tempi estremamente brevi le armi per difenderci e per sconfiggere il coronavirus. Tutti i vaccini approvati dalle nostre autorità sanitarie sono efficaci e sicuri: non possiamo permettere che il virus con le sue mutazioni corra più veloce delle vaccinazioni, altrimenti non riusciremo ad arrestare l'emergenza ma soprattutto metteremo ancora a rischio la vita di centinaia di migliaia di persone nel nostro Paese.

Il mio pensiero oggi corre agli oltre 100mila morti italiani a causa dell'infezione ai loro parenti e amici; penso a quante famiglie sono state divise o distrutte dalla malattia, ai malati che se ne sono andati senza il conforto dell'abbraccio o del saluto di una persona cara. Il dolore lasciato è incolmabile. Per questo dobbiamo impegnarci tutti per tornare il più presto alla normalità lasciandoci alle spalle questi mesi terribili. Rispettiamo le chiusure e le misure di sicurezza, proteggiamo le persone più fragili, ma soprattutto affidiamoci senza timori irrazionali ai ritrovati della scienza, con spirito rinnovata fiducia per i bene comune”.