Per il presidente di Conflavoro i problemi sono due: "Da una parte la maleducazione di alcuni residenti, che non considerano il territorio come bene comune, dall’altra un sistema che non può far fronte alle esigenze diverse delle migliaia di utenze del centro”.
La necessità, secondo Capobianco, è quella di evitare che le vie del centro si presentino ai turisti, ma anche agli stessi residenti, in condizioni di scarso decoro: “Il turismo – dice il presidente di Conflavoro Pmi – è una delle principali risorse del nostro territorio. Non vorremmo che i turisti che affollano il centro storico nei mesi di alta stagione tornino a casa con uno sgradevole ricordo della pulizia della città. Per questo, però, la soluzione non sta solo nell’aumento dei controlli, né nell’aumento delle sanzioni, soprattutto nei confronti delle utenze commerciali che già tutti i giorni devono affrontare pagamenti di tesse e tariffe in serie. Ma in un’opera di informazione e comunicazione più capillare di quella che è stata compiuta fin qui per spiegare ai cittadini anche i benefici che possono derivare a chi effettua correttamente la raccolta differenziata”.