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"Governo poco rosa", bacchettano le signore del Pd

Dalla costituenda Conferenza delle Democratiche lucchesi arriva la richiesta di rispetto degli equilibri di genere negli organismi di partito

Rivolta rosa nel Pd lucchese, dove le donne della costituenda Conferenza delle Democratiche del territoriale lucchese vista la scarsa componente femminile nel neofiduciato governo Draghi prendono carta e penna per dire "no a questo modo di procedere" e chiedere "che sia rispettato l’equilibrio di genere in tutti gli organismi del partito". 

Loro sono Alessandra Biserna, Alessandra Nieri, Anna Grazia Giorgi, Barbara Appendino, Daniela Melchiorre, Elda Carlotti, Elena Cardiello, Elisa Martini, Enrica Picchi, Gabriella Pedreschi, Ilaria Carmassi, Ilaria Vietina, Laura Lionetti, Lucia Di Napoli, Nicoletta Manca, Paola Soncini, Raffaella Mariani, Roberta Menchetti, Rossana Sebastiani, Silvia Del Greco, Valentina Cesaretti, Valentina Mercanti e legano ai bilanciamenti di genere all'interno del Partito Democratico la loro capacità di "condividere le scelte e garantire la nostra partecipazione attiva".

L'azione lucchese mmuove in adesione "alle rimostranze espresse, sia a livello nazionale che regionale, da moltissime dirigenti, iscritte e simpatizzanti davanti all’esclusione delle donne militanti nel Pd dagli incarichi più prestigiosi dell’attuale governo, che contravviene ai principi, tanto spesso affermati, di impegno per la parità di genere e per una democratica e dignitosa rappresentanza delle donne nelle istituzioni".

La realtà che vede marginalizzata la componente femminile del Pd nelle caselle ministeriali è stata accolta con delusione: "E’ evidente che logiche di equilibrio interno, forse più precario di quanto pensassimo, hanno prevalso sulla convinzione di riconoscere l’impegno, la professionalità, l’aspirazione a una rappresentanza che risponda alla composizione della nostra popolazione e alle istanze di tante donne", scrivono le signore del Pd lucchese.

"Questo precedente - affermano - rischia non soltanto di deludere molte donne che hanno lavorato per sostenere il Pd in un momento di travaglio della sinistra, ma anche di ripercuotersi sui territori, determinando scelte nella composizione delle segreterie, sia ignorando le indicazioni territoriali che sottostimando la presenza delle donne".