Cronaca

I documenti su Cefalonia ritrovati tornano a Roma

Erano finiti in una libreria antiquaria lucchese, dopo la morte del funzionario ministeriale che li aveva. Li hanno recuperati i carabinieri dell'arte

Alcuni dei documenti demaniali recuperati

Erano a Lucca, in una libreria antiquaria. Sono 55 documenti archivistici risaltenti al 1948. A recuperarli, riconsegnandoli all'Archivio storico diplomatico del ministero degli affari esteri e della cooperazione internazionale, sono stati i carabinieri del nucleo per la tutela del patrimonio culturale. 

La restituzione è avvenuta oggi a Roma, quando il comandante del nucleo Claudio Mauti ha consegnato fonogrammi, telespressi, cartine geografiche e carteggio relativo alla missione italiana al funzionario responsabile della terza sezione dell'archivio storico della Farnesina Paola Busonero.

I militari sono arrivati ai documenti demaniali, inalienabili in quanto proprietà dello Stato, seguendo la segnalazione di un bibliotecario milanese: "Navigando su un sito e-commerce specializzato nella vendita di libri - ricostruisce la nota dei carabinieri - ha notato un'inserzione per una raccolta di documenti, copia velina e altro, con timbri e varie firme, intitolata Missione italiana a Cefalonia, 1948 proveniente dal Ministero Affari esteri e proposta da una libreria antiquaria lucchese". 

In realtà la consultazione della Banca dati dei beni culturali illecitamente sottratti aveva dato esito negativo, ma la particolare natura del materiale ha indotto i militari del reparto specializzato dell'Arma a eseguire accertamenti più, in collaborazione con l'ufficio storico del ministero: "È stato così accertato che i documenti, costituiti da fonogrammi, telespressi, cartine geografiche e carteggio relativo alla missione italiana, erano nella disponibilità di un funzionario del dicastero residente a Lucca, morto alla fine degli anni Sessanta. Rimasti all'interno di una cartellina nella sua abitazione lucchese, in seguito a recenti lavori di ristrutturazione dell'edificio, sono stati prelevati da persona incaricata dello sgombero dei locali e venduti alla libreria antiquaria lucchese". E lì sono stati recuperati.