Attualità

Cultura e turismo tra riforme e innovazione

Un convegno organizzato dal Pd della Toscana, in collaborazione col gruppo Pd del Senato, con amministratori ed esperti del settore a Palazzo Ducale

Nell'incontro di venerdì 12 febbraio si parlerà della riforma costituzionale che impatterà sulla governance del turismo, aprendo nuove possibilità di innovazione, e della legge ''Art bonus'' che ha profondamente inciso nel settore dei beni culturali. 

Il pomeriggio è articolato in due tavole rotonde, aperte rispettivamente da Benedetta Arese Lucini, manager esperta in new economy, e Luca Nannipieri, storico dell'arte, nel ruolo di "provocatori" del dibattito. 

Nel primo confronto, alle 15, si parlerà della riforma costituzionale e del suo impatto sulla governance del turismo, con la responsabile del Pd nazionale Lorenza Bonaccorsi, l'assessore regionale Stefano Ciuoffo, il presidente del comitato turismo dell'Ocse Armando Peres e il soprintendente di Lucca e Massa Carrara Luigi Ficacci

A seguire, la seconda tavola rotonda sulla legge ''art bonus'': protagonisti del dibattito saranno il presidente della commissione cultura del Senato Andrea Marcucci, la vicepresidente della Regione Monica Barni, la consigliera regionale Alessandra Nardini e il filosofo Salvatore Veca

I lavori saranno coordinati dal responsabile cultura e turismo del Pd della Toscana, Corrado Besozzi, mentre le conclusioni saranno affidate al segretario regionale Dario Parrini

Parrini e Besozzi ricordano quali sono i temi principali del settore culturale e turistico nell'agenda del Pd toscano per i prossimi anni: ''Dobbiamo saper cogliere le opportunità che si aprono per tutta la regione dopo la designazione di Pistoia a capitale della cultura 2017 e con ben chiaro il traguardo del 2019 quando ricorrerà il quinto centenario della scomparsa di Leonardo da Vinci". "Sono occasioni - spiegano Parrini e Besozzi - nelle quali la Toscana, chiamata anche a riformare la propria legge sul turismo, dovrà coniugare al meglio il patrimonio culturale con la vocazione turistica, mettendo in rete città d'arte, territori montani, località rivierasche e piccoli borghi. E sempre in un'ottica di integrazione è necessaria una rete unica toscana dei sistemi museali da proporre anche attraverso le nuove tecnologie e che metta insieme le circa mille strutture della regione".