Attualità

Covid e lavoro, preoccupazione Uil

Il segretario Saisi invita a tenere alta la guardia e le misure precauzionali nelle aziende lucchesi, e auspica il coinvolgimento dei lavoratori

Giacomo Saisi

“Oggi lo possiamo dire con certezza: la seconda ondata della pandemia è stata gestita molto male all’interno di tante aziende e fabbriche. Protocolli di sicurezza allentati e in alcuni casi completamente ignorati. I focolai di contagio si sono moltiplicati a una velocità incredibile rispetto a quanto avvenuto a primavera": a esprimere preoccupazione per la gestione del contagio in tante aziende di Lucca è, attraverso una nota, il segretario Uilm dell'area nord Toscana Giacomo Saisi.

Secondo Saisi, la ripresa del lavoro dopo l'estate non è avvenuta con le debite precauzioni: "Fra marzo e giugno - osserva - complice anche la paura di quanto stava accadendo altrove, si stava attenti a tutto, c’erano controlli puntuali e i protocolli di sicurezza erano condivisi con le Rsu aziendali". 

Adesso, a suo avviso, non più: "Un aspetto su tutti – incalza il segretario Uilm - la gestione dei cosiddetti ‘contatti stretti’. Sono molte le realtà industriali della provincia in cui si opta per un tampone rapido, lasciando i dipendenti a lavoro invece di far loro rispettare la quarantena di garanzia. Ovviamente così possono risparmiare e mantenere per qualche giorno i livelli produttivi, evadere gli ordini, ma non è questo il modo di tutelare la salute dei lavoratori e delle loro famiglie. E non è il modo di fermare una pandemia”. 

La Uilm area nord Toscana chiede di alzare nuovamente il livello dell’attenzione, ascoltando "i rappresentanti dei lavoratori perché sono quelli che operano direttamente sul campo e hanno una visione a 360 gradi delle problematiche che emergono sui posti di lavoro”.