Cronaca

Viola la messa in prova e finisce ai domiciliari

Con vari pretesti non si presentava mai all'associazione dove avrebbe dovuto svolgere le attività sociali. Così la misura è stata aggravata

La squadra mobile della polizia lo ha rintracciato presso la sua abitazione e lì è rimasto. Sì perché il 23enne è stato collocato agli arresti domiciliari, dove dovrà scontare una pena di due mesi, in aggravamento della misura dell'affidamento in prova ai servizi sociali a cui era sottoposto e che però aveva ripetutamente violato. 

L'uomo è stato condannato per i reati di minaccia e lesioni personali quando era ancora minorenne. Lo scorso 31 gennaio il tribunale per i minorenni di Firenze aveva revocato nei confronti del giovane la misura dell’affidamento in prova. Sì perché il 23enne, contrariamente a quanto prescritto, non si era mai presentato presso l’associazione dove avrebbe dovuto svolgere attività di utilità sociale, adducendo vari pretesti. 

In un caso, ad esempio, aveva lamentato un’infiammazione al ginocchio, salvo poi omettere di certificarla e lavorando frattanto nel medesimo periodo. I giudici, inoltre, hanno constatato l’inosservanza della prescrizione di svolgere monitoraggio circa l’uso di stupefacenti. Il giovane infatti nel 2019, all’ultimo controllo svolto al Servizio di Recupero per le tossicodipendenze, era risultato positivo alla cocaina e ai cannabinoidi.