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Anche Snai contro la decisione dell'Inps

La Fiom Cgil sostiene l'azione dell'azienda che ha annunciato la riduzione degli esuberi previsti da 90 a 68

Ci sarà anche la Snai a ricorrere contro la decisione dell'Inps che ha inquadrato l'azienda nel settore terziario. Lo ha divulgato in una nota stampa la Fiom Cgil che ha commentato così l'incontro che si è svolto oggi a Roma alla sede aziendale Snai tra il coordinamento nazionale sindacale e la direzione aziendale: "L'azienda conviene di ricorrere avverso la decisione Inps. Sindacalmente sosteniamo pienamente di dover contrastare l'assurda posizione Inps e di continuare ad attuare tutte le azioni necessarie affinché sia riconosciuta la posizione industriale di Snai".

"Altresì - aggiunge il coordinatore nazionale Fiom Snai, Massimo Braccini -, la direzione ci ha comunicato che nel corso di questi mesi gli annunciati esuberi si sono ridotti da 90 a 68 e che riguardo i 37 trasferimenti la gran parte ha trovato soluzione".

"L'azienda - ha continuato Braccini - procederà nei prossimi giorni ad aprire una apposita procedura di riduzione di personale, ai sensi della legge vigente, che prevede un periodo di confronto sindacale fino a 75 giorni. Nell'ambito della procedura possono essere trovate soluzioni alternative ai licenziamenti potendo utilizzare altri specifici ammortizzatori sociali, anche se è evidente che quelli previsti dal terziario sono ridotti rispetto a quelli dell'industria".

"Per quanto ci riguarda - ha concluso Braccini - la vertenza quindi inizia adesso, continueremo l'azione sindacale nei confronti dell'Inps e ci batteremo affinché vi sia un piano di rilancio aziendale che garantisca i livelli occupazionali ed eviti i licenziamenti".