Percepiva 600 euro al mese come reddito di cittadinanza, ma lavorava in nero consegnando a domicilio i piatti della tradizione cinese, ma anche cacciucco e pizze.
Potagonista della vicenda, scoperto dalla guardia di finanza, un sessantenne lucchese residente a Livorno, che dalla scorsa primavera riceveva quasi il massimo del sussidio mensile, ma si occupava di portare a domicilio i piatti per conto di un ristorante cinese.
Per lui è immediatamente scattata la decadenza del beneficio, interrotto dall’Inps, con l’obbligo di restituire gli oltre 3mila euro già riscossi. Sanzionati amministrativamente sia il lavoratore che il titolare del ristorante. Non è scattata anche la denuncia penale perché al momento della domanda del reddito di cittadinanza, il richiedente era in possesso dei requisiti previsti dalla legge e non ha presentato dati falsi.