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La lepre italica torna all'Elba

Una delle specie più preziose della fauna italiana, da tempo estinta nell'Arcipelago Toscano: 15 esemplari allevati al Centro faunistico di Bieri

Grazie ad un progetto finanziato dal Ministero dell'Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare nel Parco Nazionale Arcipelago Toscano le operazioni sono state condotte con una collaborazione tra il Parco stesso, l'Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale e il Corpo forestale dello Stato nell'ambito di un più ampio programma di conservazione di questa specie avviato in altre aree protette italiane .La lepre italica e la lepre comune appartengono a linee evolutive diverse. La lepre italica è una specie endemica e quindi esclusiva della penisola italiana e della Sicilia dove si è evoluta in aree rifugio durante le glaciazioni. Pur essendo protetta nell'Italia peninsulare oggi è minacciata a causa dell'isolamento dei suoi nuclei superstiti, del numero esiguo di esemplari, e dalle immissioni di lepre europea, specie invece cacciabile con la quale rischia di essere confusa e abbattuta.

Il Centro di Bieri è la principale struttura per la riproduzione della lepre italica nell'Italia peninsulare, avendo prodotto in due anni 40 individui a partire da 4 coppie provenienti da aree protette del Lazio (Parco Regionale Marturanum e Riserva Naturale di Castelporziano). Il Parco Nazionale dell'Arcipelago Toscano avvierà ora un monitoraggio degli individui immessi; le lepri reintrodotte infatti verranno seguite con apparati radio per seguirne gli spostamenti e studiarne i comportamenti, con l'obiettivo finale di un recupero positivo di una componente importante e peculiare del patrimonio faunistico del nostro Paese.