Di fatto allineandosi alle posizione delle Soprintendenze di Lucca e Massa Carrara e di Pisa e Livorno che nei mesi precedenti avevano giudicato l’impatto della nuova linea insopportabile per il territorio attraversato dalla linea elettrica.
A rendere pubblico il documento, sinora tenuto riservato, che suona come un vero e proprio alt al progetto è stato il Comitato Starc che a gennaio ha presentato formale istanza di accesso agli atti che riguardano il contestato progetto e che hanno coinvolto la Regione e i vari Ministeri.
"Nel merito – si legge nella nota – si precisa che le Soprintendenze Bap di Lucca e Massa Carrara e di Pisa e Livorno hanno espresso entrambe parere negativo al tracciato proposto con motivazioni condivise dalla scrivente Direzione per i notevoli impatti determinati sul patrimonio architettonico e paesaggistico interferito".
Un punto a favore dei comitati, come conferma Simone Lena di Starc. "E’ indubbiamente un punto a favore nostro – commenta Lena – visto che quello del Ministero è un parere autorevole quanto deciso nel ritenere non praticabile il percorso dell’elettrodotto. Del resto, sul tracciato ci sono molti beni di chiaro interesse storico e paesaggistico della nostra comunità che verrebbero investite dal progetto di Terna".