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​Il laser per la salute dei lucchesi

Nel lontano 1917 un "certo" Albert Einstein formulò per la prima volta le basi teoriche del laser

A distanza di 100 anni e poco più dalle formulazioni teoriche dello scienziato tedesco, questa tecnologia è sempre più utilizzata in moltissimi ambiti ed anche sul nostro territorio. Ad esempio alla Clinica Barbantini di Lucca viene utilizzato per curare il disturbo urologico maschile più diffuso: l'ipertrofia prostatica benigna, una patologia che praticamente comporta l’ingrossamento anomalo della prostata. Per essere più specifici, viene utilizzato il laser verde (Greenlight XPS Laser, dalla ricerca Boston Scientific) per porre rimedio a questo problema davvero molto diffuso.

Ma in realtà la tecnologia laser viene oramai utilizzato in tantissimi comparti produttivi. Sempre in ambito sanitario ad esempio per prevenire la contraffazione dei vari strumenti medicali. Ed il laser negli ultimi anni ha sostituto completamente la serigrafia per quanto riguarda le pellicole. Come possiamo scoprire su https://www.lasit.it/marcatura-laser-pellicole/ infatti questa nuova tecnica consente di ottenere performance migliori grazie alla precisione del laser. Risultati ancora più ottimizzati quando si tratta di intervenire su pellicole multi strati con il taglio in un solo passaggio di lavoro. Il laser può essere utilizzato anche sul legno, materiali industriali come pompe, componenti automobilistiche ed in tantissimi altri campi di lavoro.

Visto che abbiamo parlato del passato del laser con Albert Einstein, guardiamo anche al futuro. Una delle prossime innovazioni legate al laser è nel campo delle stampanti 3D. Potrebbe diffondersi presto un sistema già utilizzato niente meno che dalla NASA per le parti di alcuni veicoli spaziali e che verrebbe utilizzata per realizzare stampe tridimensionali di grandi dimensioni. Le prime applicazioni pratiche riguarderanno auto, moto, tubi ed altre strutture per il trasporto del gas e del petrolio. Chissà se quel genio di Einstein, nonostante, la sua incredibile intelligenza, avrebbe mai potuto immaginare che dopo 100 dalle sue teorie si sarebbe arrivati a questo incredibile livello tecnologico...