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Con l'auto contro un cinghiale, è grave

L'incidente lungo la Pesciatina ha coinvolto un uomo di 33 anni ora in gravi condizioni. E ora Coldiretti torna all'attacco sull'emergenza ungulati

Si è visto sbucare un cinghiale in carreggiata lungo la Pesciatina, nel buio, e non ha potuto evitare l'impatto. E' accaduto sabato notte a Gragnano, al confine tra Capannori e Montecarlo a Fontananuova, e nell'incidente è rimasto ferito un uomo di 33 anni in gravi condizioni. A raccontarlo è Coldiretti Lucca, che da questo ultimo episodio prende spunto per tornare all'attacco sull'emergenza generata dalla presenza numericamente esorbitante di ungulati sul territorio.

"Non è solo più un problema degli agricoltori e delle montagne. Il proliferare della fauna selvatica, in particolare cinghiali - scrive l'associazione in una nota - è diventata sempre di più un’emergenza anche per gli automobilisti e per la collettività. Sono quasi 90 gli incidenti gravi (ossia con morti e feriti) causati da animali sulle strade nel 2020. Un numero alto nonostante il lockdown secondo il report dell’osservatorio Asaps. In Toscana sono stati 10". 

Nelle scorse settimane Coldiretti Lucca aveva denunciato il crollo record degli abbattimenti (-66%) di cinghiali nella provincia di Lucca (vedi articolo sotto) a causa dello stop alla caccia e delle restrizioni sugli spostamenti che hanno limitato l’attività venatoria. Gli abbattimenti in difetto sono stati 2.100: "Che l’emergenza cinghiali non sia solo più una questione emergenziale per il mondo agricolo lo dimostra l’ennesimo caso sulle strade della lucchesia di incidente causato dagli animali a ribadirlo ancora. Tre toscani su quattro, secondo una indagine di Coldiretti/Ixè, considerano la presenza degli animali selvatici un pericolo per la circolazione", affermano gli agricoltori.

Secondo il presidente di Coldiretti Lucca Andrea Elmi “la crescita fuori controllo della popolazione di cinghiali è una vera e propria emergenza che mette a rischio la sicurezza e la salute degli automobilisti. Non è più solo una questione di risarcimenti, quando va bene e quando non ci sono feriti o peggio ancora morti, ma è diventato un fatto di sicurezza delle persone che va affrontato con decisione".