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Campo di Marte, "Noi andiamo avanti"

Il direttore dell'Azienda Usl 2 Polimeni risponde al presidente della Provincia Baccelli: "La nostra determinazione è suffragata da una valutazione tecnica"

Sul progetto di Campo di Marte, "Noi andiamo avanti". Questa, in sostanza, la risposta del direttore generale dell'azienda sanitaria 2 di Lucca Joseph Polimeni alla lettera inviata dal presidente della Provincia Stefano Baccelli.

Uno scambio di immobili con l'Asl, la proposta di Baccelli, per evitare di cementificare ancora. Ma una proposta per la quale Polimeni ringrazia, solo che declina.

"La sua nota sarà sicuramente oggetto di opportuna valutazione con gli altri enti coinvolti - ha detto Polimeni -. D’altra parte su queste tematiche ribadiamo di aver sempre ricercato la condivisione delle istituzioni locali e di essere pienamente disponibili al dialogo e al confronto all’interno della comunità lucchese".

Solo che, l'Usl ribadisce "la necessità di realizzare un polo territoriale di servizi socio-sanitari e tecnico-amministrativi nell'ambito di una parte dell'Area ex ospedaliera di Campo di Marte. Per far questo, tenuto conto degli indirizzi politici della Conferenza dei Sindaci e sulla base di molteplici parametri di scelte che spettano ai nostri organi tecnici, l'Azienda nell'autonomia che le è concessa dalle leggi e norme di riferimento, ha il compito di valutare e decidere la soluzione che ritiene più appropriata per perseguire le proprie finalità ed i propri obiettivi. La responsabilità di questa opera pubblica è esclusivamente dell'Azienda che ne sarà committente, stazione appaltante e gestore per l'erogazione dei relativi servizi socio-sanitari assicurando il migliore rapporto tra costi e benefici".

Riguardo alla possibilità di realizzazione di un nuovo edificio per la sistemazione definitiva delle attività territoriali al Campo di Marte "ci limitiamo a ribadire che la nostra determinazione è suffragata da una valutazione tecnica, che da un anno e mezzo è sul tavolo degli enti locali".

Riguardo, invece, alla porzione del Campo di Marte che non sarà occupata dal Polo territoriale di servizi socio-sanitari e tecnico-amministrativi, "dovrà essere valorizzata e venduta alle condizioni migliori possibili per massimizzare i proventi attesi, visto che si tratta di risorse già spese per la realizzazione del nuovo ospedale, anticipate dalla Regione Toscana con uno specifico Fondo di rotazione e che debbono essere restituite dall’Azienda Usl".

Su questa porzione, l'Usl invita al dibattito e al confronto, con una sola richiesta: "La compatibilità delle attività che verranno istituite con quelle del Polo territoriale di servizi socio-sanitari e tecnico-amministrativi".