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Nel 2020 strage di 7.000 punti patente

Sono stati decurtati a seguito dei controlli della polizia municipale che ha elevato 3.200 verbali di contravvenzione. Il bilancio dell'attività

Prevenzione, controllo del territorio, applicazione delle norme anti-Covid, supporto agli eventi e un’attenta attività di supporto al cittadino: è il 2020 per la polizia municipale di Altopascio che traccia il suo bilancio dell'anno vecchio con una strage di punti patente decurtati, ben 7.000 a fronte di 3.200 verbali di contravvenzione per violazioni al codice della strada. 

Sono stati 47 gli incidenti che hanno visto impegnati gli agenti, mentre 50 sono state le notizie di reato redatte per violazioni al codice penale, alla normativa ambientale, edilizia e relativa alla circolazione stradale comprese le pratiche delegate dall’autorità giudiziaria. Ma il 2020 è stato segnato dal Covid-19, e i controlli del rispetto delle normative specifiche sono stati 1.500 con 32 verbali elevati. Oltre 100, infine, le notifiche di atti giudiziari. 

L’attività di contrasto all’uso e spaccio di sostanze stupefacenti ha portato all’arresto di 4 persone e al sequestro di un chilo e 300 grammi di droga tra cocaina, eroina, hashish e marijuana. E ancora: i controlli rispetto alla normativa ambientale, commerciale, di pubblica sicurezza e sicurezza urbana, oltre agli effetti ascrivibili alla procedura penale, hanno prodotto l'elevazione di 79 verbali amministrativi. A tutto questo va a sommarsi l’attività di sportello a servizio dei cittadini, attiva la mattina del martedì, giovedì e sabato, grazie alla quale è possibile sbrigare pratiche e ricevere informazioni. 

“La sicurezza è un diritto - afferma il sindaco Sara D’Ambrosio - e per questo tra gli obiettivi del 2021 ci sarà il potenziamento del corpo di polizia municipale”. "Siamo consapevoli – commenta il comandante Italo Pellegrini – che il nostro ruolo sul territorio sia fondamentale, così come lo è la sinergia con gli enti e con le altre forze dell’ordine. Il nostro obiettivo principale è quello di restituire ai cittadini il miglior servizio possibile non solo nella compilazione delle contravvenzioni o nelle mere attività repressive, ma in una vera e tangibile presenza, con attività di indagine e interventi su più fronti”.