Attualità

La spesa sospesa nei negozi di Porcari

Le attività del territorio diventano punti di raccolta per i beni essenziali destinati a chi è in difficoltà economica

La Spesa sospesa arriva a Porcari. Nei negozi del territorio sarà possibile acquistare beni di consumo non deperibili da lasciare a chi è in difficoltà economica.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione fra l’assessorato al commercio, la Caritas interparrocchiale, l’associazione Porcari Attiva e l’Asd Academy Porcari. I negozi aderenti all’iniziativa esporranno un cartello appositamente ideato per il territorio: i cittadini, dopo aver fatto la spesa, potranno lasciare in un contenitore dedicato all’iniziativa gli alimenti non deperibili (latte a lunga conservazione, farina, pasta, legumi e simili).
Ogni settimana i volontari delle associazioni coinvolte effettueranno il giro di raccolta nelle varie attività commerciali, per poi far confluire il tutto alla parrocchia di Porcari. Lì i volontari della Caritas separeranno i vari beni alimentari ricevuti, per poi distribuirli alle persone che ne hanno bisogno.

“L’emergenza sanitaria – spiega l’assessora al commercio, Fabrizia Rimanti – ha accresciuto ulteriormente i problemi delle persone in stato di disagio e in difficoltà anche per l’acquisto di generi alimentari. L’obiettivo del progetto è proprio quello di attivare una catena di solidarietà che consenta di fornire loro prodotti di prima necessità”.

I primi negozi a far parte del progetto sono stati Esselunga Porcari, gli alimentari Dante e Cristina Borelli, Antichi sapori di Piera Consolati Casali, Aliment’Art di Stefano Del Carlo, Mercatino Giannini di Piera Giannini e il caseificio Art Latte.

Le altre attività che vorranno aderire a Spesa sospesa possono farlo mandando un’email alla protezione civile di Porcari, all’indirizzzo protezionecivile@comune.porcari.lu.it.