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Attualità lunedì 30 novembre 2015 ore 19:11

Sanità, sindaci uniti per mantenere i distretti

Durante la Conferenza dei sindaci è emerso chiaramente la volontà di chiedere di mantenere le zone distretto di Lucca e Valle del Serchio



LUCCA — La riforma del servizio sanitario regionale e la riorganizzazione delle attività sul territorio dell’attuale Azienda USL 2 di Lucca sono state al centro della discussione nella seduta della Conferenza dei Sindaci.

Nel corso della riunione, presieduta dal presidente della Conferenza e sindaco di Lucca Alessandro Tambellini, è stato approvato all’unanimità un documento, inviato alla terza commissione del Consiglio Regionale della Toscana, in cui i sindaci fanno proprie le mozioni delle due articolazioni zonali e confermano la volontà - nell’ambito del disegno di riforma regionale sanitaria in via di definizione - di mantenere l’attuale assetto di autonomia, in grado di garantire migliori risposte alle esigenze di salute dei cittadini.

Secondo gli amministratori della Piana di Lucca e della Valle del Serchio, infatti, entrambe le zone risultano ben dimensionate sul piano demografico, con un ampio bacino di abitanti/utenti per la Piana e con un territorio a prevalenza montana per la Valle.

Oltre a far proprie queste due mozioni, la conferenza dei sindaci dell’Azienda Usl 2 Lucca ha proposto anche alcune modifiche al testo di legge regionale, chiedendo una maggiore rappresentanza dei distretti, attraverso la figura del responsabile di Zona Distretto o suo delegato nel dipartimento interaziendale di Area Vasta, per garantire la necessaria omogeneità territoriale dei servizi e la predisposizione dei percorsi terapeutici e socio assistenziali.

La conferenza dei sindaci ha fatto inoltre notare che all’interno della proposta di legge mancano riferimenti precisi al settore della prevenzione primaria, giudicato essenziale all’interno di qualsiasi programmazione che ricerchi efficacia ed efficienza.

A parere dei sindaci è inoltre importante puntare su di un forte coordinamento di rete che non determini competitività tra le strutture esistenti.

I diversi livelli di intervento devono avere pertanto pari dignità, per poter così lavorare secondo le loro specificità nei diversi ambiti territoriali.

"Nel testo di legge - osservano gli amministratori - non è facilmente comprensibile come il sistema di interazione delle varie strutture possa rispondere agli standard previsti dal Decreto Balduzzi e dal Decreto Ministeriale del 2 aprile 2015 e non si prevedono investimenti per la gestione del cambiamento".

Nell’ambito della riunione il presidente della conferenza dei sindaci Tambellini ha inoltre ribadito che, pur cambiando gli interlocutori a livello locale e regionale, è fondamentale che le strutture della Piana di Lucca e della Valle del Serchio continuino ad essere protagoniste nella nascenda grande Usl e a livello regionale e che possano continuare a valorizzare le proprie eccellenze.


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