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Attualità venerdì 15 maggio 2020 ore 09:27

Riaprono i centri diurni

Un milione di euro a supporto della gestione. Ogni 15 giorni test sierologici sia per il personale che per gli ospiti



LUCCA — Dopo la chiusura imposta dall'emergenza sanitaria, i centri diurni per persone con disabilità presenti sul territorio dell’Asl Toscana nord ovest potranno riaprire, a partire da 1 giugno. Lo comunica la direttrice del dipartimento servizio sociale, non autosufficienza e disabilità Laura Brizzi, che spiega che il riavvio delle attività di queste strutture semiresidenziali, temporaneamente sospese a causa del Coronavirus, avverrà in sicurezza per ospiti ed operatori.

“Stiamo entrando nella fase due – sottolinea la dottoressa Brizzi -. La Regione Toscana con l’ordinanza numero 49 e con la delibera del 4 maggio scorso ha dato un segnale importante anche per le persone con disabilità, che hanno molto sofferto per l’emergenza Covid-19 e per le misure di distanziamento sociale, non potendo più frequentare i loro luoghi abituali: laboratori, centri diurni, centri di socializzazione. La Regione ha quindi dato alle Aziende sanitarie un’ indicazione molto chiara: riaprire quanto prima queste strutture. La nostra Asl, in un percorso condiviso e partecipato con le Zone Distretto e le Società della Salute, ha già elaborato una procedura operativa che indica quali sono le migliori azioni perché le persone con disabilità possano tornare a frequentare i centri in sicurezza".

La procedura è riportata in una delibera aziendale che recepisce il protocollo. La Regione ha messo a disposizione circa un milione di euro per supportare i gestori dei centri diurni. "Faremo anche una campagna di test sierologici sia per il personale che per gli ospiti e ripeteremo questi esami ogni 15 giorni” precisa Brizzi.

“A partire dal 1 giugno  – continua la direttrice del Sociale – potremmo così dare la possibilità a 938 persone con disabilità di tornare a frequentare i centri diurni, distribuiti capillarmente sul territorio dell’Azienda USL Toscana nord ovest. La ripresa delle attività permetterà inoltre il rientro al lavoro in sicurezza di 425 operatori. Un’altra scelta fatta dalla nostra Azienda con questa delibera aziendale di recepimento degli atti regionali è quella di riaprire, sempre il 1° giugno e con la stessa procedura, anche i centri diurni per la salute mentale. Garantiremo così alle 882 persone con una disabilità di tipo psichico di poter frequentare nuovamente i loro luoghi di vita, insieme ai 109 operatori che li seguono e che potranno, anche loro, tornare al lavoro in sicurezza.
Credo che sia un segno di civiltà, da parte della Regione Toscana e delle Asl, aver pensato alle persone che, insieme alle loro famiglie, maggiormente hanno sofferto per il forzato isolamento ed il distanziamento sociale, imposti dall’emergenza Coronavirus”.


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