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Cultura giovedì 17 giugno 2021 ore 12:31

Nuova luce per gli arazzi di Palazzo Mansi

Nuova illuminazione per gli arazzi seicenteschi fiamminghi degli appartamenti monumentali del Museo nazionale di Palazzo Mansi



LUCCA — Nuova luce per i 18 arazzi fiamminghi raffiguranti le Storie di Aureliano e Zenobia che decorano le quattro Sale delle allegorie degli Elementi di Palazzo Mansi e la Sala dell’Alcova nel percorso degli appartamenti monumentali. 

Grazie alla nuova illuminazione risplende in ogni dettaglio la magnifica e coloratissima narrazione affidata a questi tessuti, opera di Geraert Peemans, della Manifattura di Bruxelles, su disegno di Justus van Egmont (1601-1674), allievo di Peter Paul Rubens.

Gli appartamenti di parata sono il cuore del percorso museale simbolo del percorso artistico auto celebrativo della famiglia Mansi rappresentato nelle opere e nelle decorazioni avviato dal marchese Ottavio alla fine del Seicento.

Proprio a Ottavio Mansi si deve l’acquisto degli arazzi, mentre l’allestimento odierno risale a Raffaele Mansi Orsetti, ultimo esponente della famiglia, che alla fine dell’Ottocento seguì il gusto dell’epoca che prediligeva ambienti completamente coperti da pesanti stoffe. Il ciclo è giunto a Palazzo Mansi quasi per errore. Nell’estate del 1668, infatti, Ascanio Martini, mercante lucchese attivo ad Anversa e corrispondente di Ottavio Mansi, inviò per sbaglio al marchese una “tappezzeria finissima di disegno raro e foggia nuova” al posto di “tovaglie” e “telerie Bianche” da lui richieste. Ottavio cercò di rivendere la costosa merce ma non ebbe successo, così le opere rimasero a Lucca.

I diciotto panni tessuti raffigurano la triste storia di Zenobia, principessa di Palmira, antica capitale della Siria, che nel 272 d.C. difese fino allo stremo delle forze la sua terra dall’esercito romano guidato da Aureliano.

Il nuovo impianto di illuminazione, realizzato dalla ditta ZR Light con ERCO Illuminazione Srl, si compone di sobri elementi illuminanti posizionati a terra e perfettamente integrati con l’ambiente che ospitano anche le didascalie delle scene figurate e realizzato col contribuito della Fondazione Cassa di Risparmio di Lucca tramite art bonus.


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