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Attualità mercoledì 15 aprile 2015 ore 16:11

Il nuovo scalo merci del Frizzone

Taglio del nastro per l'infrastruttura destinata a rivoluzionare gran parte della movimnetazione merci delle cartiere della provincia di Lucca



PORCARI — Meno Tir su tutto il territorio della Piana di Lucca; vantaggi per la mobilità dei flussi dei veicoli leggeri e delle persone, drastica riduzione dei carichi inquinanti con relativi vantaggi in termini ambientali e logistici; maggiore competitività per il sistema d’imprese locali.

Sono questi gli obiettivi più rilevanti che si otterranno dalla prossima messa in esercizio effettiva del nuovo scalo merci di Porcari-Capannori, l’infrastruttura logistica, realizzata da Rete Ferroviaria Italiana sulla base dell’Accordo di programma sottoscritto nel 2007, destinata a ‘rivoluzionare’ gran parte della movimentazione delle merci con particolare riferimento alle aziende del Distretto cartario della provincia di Lucca e che si propone di intercettare nuovi traffici delle altre aziende che operano sul territorio e che attualmente utilizzano il trasporto su gomma.

Lo scalo merci del Frizzone ha ufficialmente aperto i propri cancelli alla presenza delle autorità locali e dei rappresentanti di RFI. Erano presenti, tra gli altri, il presidente della Provincia di Lucca Stefano Baccelli con gli assessori provinciali Francesco Bambini e Luigi Rovai, i sindaci di Lucca, Alessandro Tambellini, di Capannori, Luca Menesini, e di Porcari, Alberto Baccini, di Marco Toccafondi, dirigente di Rete Ferroviara Italiana, di Adriano Poggiali, Regione Toscana, di Alessia Santucci, amministratrice del Consorzio di Bonifica 1 Toscana Nord, oltre che dei tecnici dell’amministrazione provinciale di Lucca, del Consorzio e di alcuni rappresentanti delle aziende, nonché delle associazioni di categoria.

L’entrata in esercizio del nuovo scalo e dei raccordi con alcune delle principali ditte del polo cartario punta a ridurre i trasferimenti su gomma evitando alle aziende di dover trasportare i loro prodotti fino alla stazione merci di Lucca: i treni merci, infatti, saranno composti direttamente nello scalo merci e nella stazione di Porcari, a breve distanza dai centri di produzione.

Evidenti, quindi, i benefici in termini di impatto ambientale, considerando che il carico di un singolo carro-merci ferroviario equivale a circa tre Tir.

I vantaggi derivanti dal ridotto transito dei mezzi pesanti saranno notevoli e avranno effetto proprio sulle viabilità di collegamento fra le zone produttive di Capannori e Porcari e la città di Lucca; in particolare la via Romana, la via di Tiglio e la Pesciatina.

Il nuovo scalo merci della Piana, con gli 8 binari appositamente realizzati che si diramano dalla stazione di Porcari, rappresenta senza dubbio una delle più importanti opere realizzate in provincia di Lucca degli ultimi trent’anni, sia per l’entità dell’investimento complessivo, oltre 38 milioni di euro, che per gli effetti indotti sul sistema della mobilità comportando la riduzione dei traffici pesanti sulla città di Lucca e la razionalizzazione della logistica a servizio del polo manifatturiero della piana di Lucca. L’opera, infatti, permetterà una maggiore funzionalità intermodale.

La viabilità di accesso allo scalo, costituita da un tratto dismesso del vecchio tracciato della strada provinciale del Frizzone, la cui variante è stata realizzata dalla Provincia di Lucca, completata oltre un anno fa, infatti, consente un adeguato collegamento con la viabilità di grande scorrimento che conduce al casello del Frizzone; lo scalo si trova quindi posizionato, oltre che nel cuore del distretto cartario, proprio in prossimità dell’accesso autostradale garantendo un’agevole ed efficace intermodalità.

Il progetto è stato finanziato per 27,7 milioni di euro da RFI, mentre i costi di messa in sicurezza idraulica dell’area, 5 milioni di euro, sono stati sostenuti tramite un apposito finanziamento del Ministero dell’Ambiente assegnato ai Comuni di Capannori e di Porcari, che hanno fatto eseguire le opere al Consorzio di Bonifica. A carico delle aziende ci sono state le spese per realizzare le interconnessioni ferroviarie fra i rispettivi stabilimenti e lo scalo stesso (3,9 milioni di euro).

Come previsto dal protocollo del 2003, il Consorzio di Auser-Bientina ha curato i lavori per la messa in sicurezza dell’area dal rischio di allagamenti e ristagni. Interamente a carico della Provincia, invece, la realizzazione della nuova viabilità in variante alla via Provinciale del Frizzone (1,5 milioni di euro) e del gate informatico posto sul tratto della viabilità di accesso, poco prima del cancello di entrata allo scalo oltre il ponte sul Rio Frizzone che lambisce il lato nord dello scalo.

Il gate è un’infrastruttura realizzata dalla Provincia di Lucca con le risorse del progetto comunitario “PLISS” (finanziato con il Programma Transfrontaliero Italia-Francia Marittimo) e rappresenta un componente strategico dell’Osservatorio delle Merci attivato dalla Provincia di Lucca per monitorare il traffico delle merci sul territorio provinciale; il gate informatico, attraverso un sofisticato sistema informativo, si connette coi principali nodi logistici, porti e interporti, per rilevare e garantire la tracciabilità dei flussi del traffico merci fornendo importanti informazioni per la redazione dei prossimi piani della mobilità.



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