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Attualità venerdì 19 dicembre 2014 ore 19:00

Dalla provincia, 76 osservazioni al Pit

Il Piano paesaggistico regionale piace poco a Comuni, ordini professionali e cittadini. Le ragioni raccolte e spiegate da Forza Italia



LUCCA — "Più del 10 per cento del totale delle 603 osservazioni presentate provengono dai territori della provincia di Lucca. Una mole che sta a significare le preoccupazioni di tanti soggetti pubblici e privati di fronte a un Piano che si basa su un centralismo pericoloso. Non ne ha presentate la Provincia di Lucca, un’assenza che trovo immotivata". Lo ha detto il presidente del gruppo di Forza Italia in consiglio regionale Giovanni Santini aprendo i lavori dell’incontro Proposte contro la decrescita, il giro della Toscana che i consiglieri azzurri stanno facendo contro il Piano paesaggistico adottato dalla Giunta regionale nel luglio scorso e ancora in attesa di essere approvato.

Anche perché, a quel Pit, sono arrivate 26 osservazioni presentate dai Comuni, 11 da privati cittadini, 8 da associazioni e ordini professionali, 31 da aziende, una da un’istituzione pubblica.

Forza Italia ha raccolto le critiche al Piano nelle iniziative portate avanti in tutta la Regione, ma, precisa, senza "farne una battaglia di bandiera, ma una battaglia per la Toscana intera".

All'incontro a Lucca sono intervenuti singoli cittadini e categorie professionali. 

Secondo Mauro Carnicelli, Camera di Commercio, le criticità sono "il centralismo che crea un cortocircuito tra Regione e Comuni, una scarsa considerazione dell’agricoltura, la questione dei coni visivi che pongono seri limiti al settore produttivo".

"I mercati e i processi produttivi – secondo Claudio Romiti, direttore di Assindustria – non si fanno per legge. Di fronte a questo Piano sembra di essere vassalli in una Regione Signora".

Mentre secondo Pietro Lucchesi, presidente dell’Ordine dei Geometri, "Il Piano fotografa una situazione che non esiste. Si è pensato alla Toscana che era e non a quella che sarà".

"Siamo di fronte a un atto figlio di un’altra epoca, un atto ideologico, quindi non emendabile - ha concluso il coordinatore regionale di Forza Italia Massimo Parisi -. Faremo di tutto perché sia revocato e auspichiamo che anche le altre forze d’opposizione ci seguano in questo percorso che non esclude eventuali azioni ostruzionistiche". 


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